Fig.1: PRI 0387, Frammento di cassa di sarcofago con scena stagionale

Descrizione

Il rilievo, che comprende l'angolo destro della cassa a pianta rettangolare, è da attribuire ad un sarcofago monumentale decorato sulla fronte dal ciclo delle stagioni, che affiancano o meno la figura centrale del defunto.
Alle stagioni, più precisamente all'inverno, riconduce infatti l'unica figura superstite, frontale, con lunghi calzoni drappeggiati e mantello che ricopre la testa.
All'abbigliamento tipico di AttisDivinità frigia collegata con il mito della Grande madre degli dei Cibele. È un dio della vegetazione e come tale muore e rinasce. Gli elementi iconografici più caratteristici lo identificano come un giovinetto imberbe, che indossa un berretto frigio (a punta); veste un costume orientale, con pantaloni aperti e tiene in mano un pedum e eventualmente una syrinx. , come in un sarcofago di Gerona (P. Kranz, Die Jahreszeiten-Sarkophage, Berlin 1984, cat. 35, tav. 41,1-3) fanno riscontro gli attributi - una canna palustre e una pecora accovacciata a destra, ai piedi del fanciullo - che caratterizzano questa stagione (cfr. ad es. il sarcofago di S. Sebastiano: Kranz 1984, n. 168, tav. 73,1). Con il braccio sinistro piegato al gomito e rialzato, reca un cestino troncoconico di vimini (ampiamente scheggiato).
Tipologicamente questo frammento potrebbe essere inserito in un gruppo di sarcofagi con le figure stagionali disposte attorno ad un motivo centrale (cfr. L. De Vita, Sculture di Palazzo Mattei. Sarcofagi con stagioni, in Studi Miscellanei 20, 1972; G. M. A. Hanfmann, The season-sarcophagus in Dumbarton Oaks, Cambridge 1951, p. 24 ss.), mentre dal punto di vista stilistico un confronto pertinente sembra potersi istituire con le figure dei sarcofagi già citati di Gerona e di S. Sebastiano con i quali condivide una certa resa delle figure piuttosto tozze, senza alcun movimento ed anche senza uso di trapano. Tali caratteri ne fanno un'opera post-costantiniana.

Cronologia

prima metà del IV secolo

Manifattura

romana

Provenienza

Roma, dall'area delle catacombe di Priscilla

Rinvenimento

Scavi del 1890-1906

Materiale

marmo

Stato di Conservazione

Mutilo su tutti i lati, tranne lungo lo spigolo destro e il margine inferiore. Restaurato nel 2010.

PRI 0387 altezza:61 larghezza:28 profondita:25

Bibliografia

Inedito.

Glossario

Attis
Divinità frigia collegata con il mito della Grande madre degli dei Cibele. È un dio della vegetazione e come tale muore e rinasce. Gli elementi iconografici più caratteristici lo identificano come un giovinetto imberbe, che indossa un berretto frigio (a punta); veste un costume orientale, con pantaloni aperti e tiene in mano un pedum e eventualmente una syrinx.

C.S. / B.M.