Cronologia della basilica di San Silvestro

Fine I – inizi II secolo Nascita della necropoli subdiale al III miglio della via Salaria nova costituita da un recinto quadrangolare occupato da almeno due ambienti coperti, pavimentati a mosaico bianco e nero; sul lato meridionale doveva svilupparsi una sorta di portico pavimentato in opus signinum dove potevano essere stati collocati una serie di sarcofagi. Il recinto funerario era collegato tramite un pozzo ad una grande cisterna sotterranea, da cui si dipartiva una galleria ad L.
Seconda metà del II secolo Iscrizioni funerarie della famiglia degli Acili a cui apparteneva anche M. Acilio Glabrione, fatto uccidere dall’imperatore Domiziano (81 -96) nel 95 perché sospettato di aver aderito al Cristianesimo, almeno secondo lo storico Dione Cassio. Tra le iscrizioni rinvenute quella di una una clarissima foemina di nome Priscilla probabile donatrice dell’area funeraria comunitaria.
Inizi del III secolo Inizio dello sfruttamento funerario degli ambienti ipogei.
Fine III – inizi IV secolo Probabilmente all’epoca dell’imperatore Diocleziano (284 – 305) furono martirizzati Felice e Filippo. La loro sepoltura si ipotizza essere stata collocata nel recinto funerario al di sopra delle catacombe di Priscilla, in una tomba scavata nel terreno all’interno di uno dei due ambienti coperti.
Inizi IV secolo I due ambienti del recinto funerario furono trasformati in un mausoleo a pianta quadrata costruito in opera laterizia, coperto originariamente con una volta a crociera e ipoteticamente provvisto, sul lato orientale, di un triforio. Il pavimento fu fittamente occupato da sepolture e fu realizzata una nuova scala per accedere alle gallerie sotterranee, in particolare al cubicolo ove era stato deposto in martire Crescenzione.
314 – 335 All’epoca del pontificato di papa Silvestro, al mausoleo venne aggiunta un’abside in mattoni di tufo, munita sul fondo di una nicchia per sarcofago. Si pensa che in questo spazio venne collocata la sepoltura papale.
Prima metà del IV secolo Realizzazione di numerosi mausolei privati e, in particolare, di un secondo edificio. La facciata di quest’ultimo venne allineata lungo la scala che originariamente conduceva alle gallerie catacombali, determinando in questo modo lo sviluppo in lunghezza dell’ambiente che si trovò ad avere l’abside pressoché addossata alla facciata del primo edificio con un arco di curvatura piuttosto schiacciato. L’interno venne organicamente riempito di sepolture, sia sul piano pavimentale, disposte in una griglia regolare, sia lungo le pareti laterali entro nicchie a più piani. La presenza della scala lungo la parete di fondo ha fatto ipotizzare che l’accesso all’edificio avvenisse dall’abside attraverso una serie di archi.
399 Sepoltura del papa Siricio (384-399) presso quella del pontefice Silvestro.
432 Sepoltura del papa Celestino (422-432) nel medesimo ambiente.
Metà V secolo Termine dello sfruttamento funerario della catacomba.
VI secolo La catacomba viene indicata con il nome di Coemeterium Priscillae ad Sanctum Silvestrum in riferimento alla basilica.
IX secolo Abbandono progressivo della catacomba e della basilica.
1890 - 1906 Scavi archeologici di Giovanni Battista de Rossi, proseguiti di Orazio Marucchi, nel sopratterra della catacomba di Priscilla in cui vennero rinvenuti i muri di fondazione della basilica.
1907 ricostruzione della basilica di S. Silvestro sulla traccia dei muri di fondazione. L’ambiente a est venne utilizzato per conservare i materiali archeologici rinvenuti durante gli scavi.

Immagini: Pianta del complesso nel 1907 - La Basilica nei primi anni del ´900 e negli anni Novanta (Archivio Fotografico PCAS)