Visita nel museo
Oltre quattrocento frammenti di sarcofagi illustrano la storia della scultura funeraria della tarda antichità (III-IV secolo), raccontando quali fossero le aspettative per l’aldilà in un periodo di passaggio dal paganesimo al cristianesimo.
Il percorso di visita è suddiviso in sei sezioni, organizzato per tipologie e soggetti iconografici in base all’elemento prevalente sul frammento. La prima sezione illustra la tipologia più semplice con lastre decorate a strigili e minuti motivi simbolici; la seconda sezione raccoglie vari esempi di ritratti dei defunti. Nella terza e quarta sezione è protagonista il motivo iconografico dell’erote (o amorino) che assume differenti significati simbolici. La quinta sezione riunisce i soggetti tradizionali dell’arte classica, mentre nella sesta sezione si trovano soggetti che si pongono al confine tra arte pagana e cristianesimo.
I frammenti di sarcofago rappresentano anche la storia del monumento in cui sono conservati. La basilica di S. Silvestro è un edificio costruito nel 1907 sulle fondazioni di due antichi ambienti originariamente inseriti in un recinto funerario e circondati da numerosi mausolei entro cui dovevano trovarsi i sarcofagi, rinvenuti nel corso degli scavi del 1890 – 1906.
La basilichetta nord-occidentale è il risultato di numerose trasformazioni avvenute intorno alla sepoltura dei martiri Felice e Filippo, presso la quale anche il papa Silvestro († 335) volle essere seppellito. La presenza di tali sepolture venerate indusse alla costruzione di un secondo edificio concepito come cimitero con numerose sepolture terragne, oggi riportate in vista e conservate al di sotto della nuova copertura pavimentale.
Panoramica del museo (Settembre 2015)